Antiparassitari: narurali o chimici? Prevenzione a 360° e 365 giorni all’anno

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Antiparassitari: differenze tra naturale e chimico

Con la stagione estiva in arrivo iniziano anche i tanto odiati e ectoparassiti come zecche, pulci, pappataci, acari … cosa usare e come proteggere i nostri amici?

Su questo argomento c’è una vasta scelta commerciale in cui ogni giorno chimici, biologi e medici veterinari cercano di trovare valide alternative sempre più efficaci. Scegliere validi antiparassitari chimici, a volte, riscontriamo sul nostro cane o gatto effetti di natura allergica o altro e sceglierne uno naturale, spesso, si ha la convinzione di una scarsa efficiacia. Ma vediamo ora le differenze per compiere una scelta consapevole e responsabile:

  • un antiparassitario si definisce chimico quando è presente nella sua composizione uno o più agenti chimici insetticidi. Esistono numerosissime molecole utilizzate al momento e presenti in larga scala sul mercato che spesso vengono associate ad altre molecole per il controllo dei parassiti intestinali, per il trattamento di acariasi (rogna demodettica  nei cani e rogna notoedrica nei gatti ) ed infine per la prevenzione della filariosi cardiopolmonare. Ogni molecola ha uno spettro funzionale differente, alcune bloccano o alterano il sistema nervoso degli insetti, altre ne bloccano la crescita larvale, alcune agiscono invece inibendo la trasmissione colinergica  che porta quindi negli insetti a paralisi e a morte del parassita.

Non addentrandoci nel tema farmacologico, possiamo distinguere tre tipologie di somministrazione di un antiparassitario chimico presenti nel panorama commerciale:

  • pipetta spot- on
  • collare a lento rilascio
  • compressa masticabile.

Mettendo sulla pelle del nostro cane o gatto le gocce del liquido contenuto nella pipetta spot-on sul corpo del nostro cane o gatto creiamo in quel punto una piccola reazione infiammatoria, possibile grazie ad alcuni eccipienti contenuti all’interno del singolo prodotto, e necessaria affinché si verifichi l’assorbimento delle molecole ivi contenute. Dopo una singola applicazione topica i principi attivi possono essere rilevati in diverse regioni del corpo, compresa la regione della coda, e ciò indica un reale spostamento dal sito di applicazione (tra la testa e le scapole) su tutto il corpo dell’animale. A questo punto le varie molecole subiranno un riassorbimento sistemico e andranno a legarsi ad alcune proteine, sintetizzando, nelle frazioni del sangue. In sostanza i principi chimici ad azione insetticida resteranno latenti nel plasma e attivi secondo il loro reale tempo di smaltimento che avverrà tramite le feci o le urine.

Nel frattempo il nostro animale è tecnicamente coperto, anche se mai al 100%, in quanto quando un parassita esterno salirà sul vostro amico a 4 zampe e si nutrirà del suo sangue verrà e venendo a contatto con quelle molecole sopra descritte contenute nel plasma sanguigno, morirà. Questo non accadrà subito, ma generalmente dopo 24/48 ore. Quindi non parliamo di scudo.

Il meccanismo d’azione dei vari collari antiparassitari è molto simile solo che le zecche moriranno senza aver assunto un pasto di sangue, in quanto i piretroidi hanno un meccanismo d’azione molto semplice: agiscono per contatto, disorientando il parassita e creando una difficoltà motoria e di coordinazione sensoriale che impedisce loro di nutrirsi e li porta poi alla morte. La differenza con le pipette è che il collare non deve essere sostituito (la pipette deve essere somministrata generalmente ogni 4 settimane) per molti mesi e continua il rilascio del principio chimico, che verrà in piccola parte riassorbito anche a livello sistemico nel cane stesso. Chiaramente se il cane sta nell’acqua per molto tempo, l’effetto può essere ridotto.

Le compresse, invece, utilizzano principalmente una molecola ad azione insetticida innovativa meglio conosciuta come Fluralaner, che,  viene rapidamente assorbito raggiungendo le massime concentrazioni plasmatiche entro 1 giorno. Il cibo favorisce l’assorbimento e raggiunge le concentrazioni più alte nel grasso, seguito da fegato, rene e muscolo.

Come funziona un antiparassitario naturale ?

Il meccanismo di funzionamento degli antiparassitari naturali è sicuramente più semplice di quello degli antiparassitari di natura chimica in quanto la maggior parte di quelli presenti in commercio basa la formulazione dei propri prodotti sull’utilizzo consapevole di alcuni oli essenziali e/o oli vegetali le cui proprietà sono in grado di effettuare una vera e propria repellenza fisica nei confronti degli ectoparassiti.

Il mix di questi composti costituisce quindi una miscela che genera un’azione repellente puramente fisica , costituendo una sorta di scudo e creando quindi una bolla all’interno della quale gli ectoparassiti non possono entrare. L’effetto scudo è dovuto alla profumazione di questi oli che hanno pertanto  la capacità di infastidire e quindi rendere sgradevole l’attacco del parassita al manto dei nostri amici a 4 zampe. Non abbiamo la morte del parassita ma un’azione repellente in grado di infastidire il delicato sistema sensorio del parassita stesso.

Ci sono dei limiti che sono:

  • trattandosi di sostanze estremamente volatili avranno una durata limitata rispetto ad un prodotto chimico e pertanto devono essere utilizzati costantemente, soprattuto quando il cane fa’ il bagno o si va in boschi etc.
  • Inoltre questi prodotti come quelli chimici, non garantiscono una copertura al 100% e non sono in grado di eliminare una parassitosi in corso ovvero non possono liberare il nostro amico da un’infestazione già presente.

Gli antiparassitari naturali sono prodotti atossici e la tossicità degli oli essenziali è minima; possono infatti essere utilizzate sia nei cuccioli che negli individui adulti, possiamo somministrarli con assoluta serenità anche nei soggetti con con patologie pregresse e soprattutto possiamo utilizzarli con assoluta sicurezza anche cani o gatti più anziani quindi più fragili e negli animali in gravidanza e allattamento e che soffrono di allergie.

Manipolare antiparassitari naturali non richiede precauzioni: i cani e gatti trattati possono essere subito dopo toccati anche dai bambini. L’importante è verificare, come nel caso di manipolazione di antiparassitari chimici,  eventuali allergie ad una delle sostanze presenti.

La maggior parte dei prodotti naturali spray si deposita quindi sul manto restando puramente  a contatto con il pelo del cane ed effettuando la propria azione senza penetrare all’interno della cute, discorso a parte per le pipette spot-on “naturali” che utilizzano come principio di base la penetrazione cutanea simile a quella chimica (come sopra riportato).

Quale scegliere: antiparassitario chimico o naturale?

Antiparassitario chimico:

PRO

  • Utilizzo facile e veloce
  • Durata
  • Efficacia

CONTRO

  • Frequenti reazioni avverse sia fisiologiche che cutanee
  • Frequenti intossicazioni
  • Manipolazione del prodotto con estrema cautela ed attenzione alla presenza di bambini
  • Non può essere usato sui soggetti cosiddetti fragili (solo su indicazione medica veterinaria )

Antiparassitario naturale

PRO

  • Naturale e atossico
  • Non c’è assorbimento plasmatico
  • Può essere usato anche dai soggetti cosiddetti fragili
  • Non ci sono particolari precauzioni da prendere per la manipolazione ( allergie a parte )

CONTRO

  • Breve durata
  • Efficacia minore
  • Non libera gli animali da precedenti infestazioni anche se aiuta

RIVIVA sta studiando da tempo una linea di antiparassitari naturali innovativa che a breve sarà disponibile sul mercato. La scelta è libera, certo sì che troppo frequente è il caso di animali trattati con antiparassitari chimici con pulci o zecche (il loro processo di rafforzamente va di pari passo con il processo di rafforzamento delle sostanze chimiche). Quindi è bene pensare ad una prevenzione globale, per chi non volesse affidarsi solo a quella chimica: scudo + morte del parassita e per 365 giorni all’anno, perchè generalmente gli antiparassitari chimici vengono somministrati fino a fine autunno.

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